Il quotidiano francese Le Monde ha voltato pagina: il consiglio di sorveglianza del gruppo ha scelto di iniziare una negoziazione esclusiva con Pierre Bergé, Xavier Niel e Matthieu Pigasse. I tre uomini d’affari hanno goduto del sostegno plebiscitario dei dipendenti della testata e hanno battuto in volata la candidatura di Claude Perdriel e Orange. Il proprietario del Nouvel Observateur e l’operatore di telefonia, venuti a conoscenza del voto della Società dei redattori, hanno ritirato la loro offerta lunedì mattina. Bergé, Niel e Pigasse, soluzione poco gradita al presidente della Repubblica transalpina Nicolas Sarkozy , metteranno mano al portafoglio per un totale di 110 milioni di euro e controlleranno il 64,65% del capitale. Per la prima volta nella storia di Le Monde il controllo non sarà più nella mani dei dipendenti, aspetto che ha reso la decisione particolarmente delicata e ha fatto propendere i votanti in direzione di una scelta votata al mantenimento dell’indipendenza editoriale. Pierre Bergé, fondatore di Yves Saint Laurent, ripagherà la fiducia accordatagli stanziando 10 milioni per aumentare del 33% lo stipendio dei dipendenti.
110 milioni per risollevare Le Monde

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