Centocinque uccisi ‘in servizio’ in 33 diversi paesi del mondo. Questo il triste bilancio del 2010 per quanto riguarda i giornalisti scomparsi durante l’esercizio del loro lavoro, spesso in zone pericolose del pianeta. A tenere la drammatica conta è l’organizzazione non governativa Presse emblème campagne (Pec). Con 14 giornalisti uccisi il Messico e il Pakistan guidano questa tragica classifica. Il bilancio è comunque inferiore a quello di dodici mesi or sono. Nel 2009 erano stati 122 i giornalisti assassinati, mentre due anni fa ci si era fermati a 91. “ La comunità internazionale non ha ancora trovato gli strumenti per mettere fine a questo fenomeno” ha detto il segretario generale della Pec, Blaise Lempen, che ha poi portato alla luce negligenze e difetti delle indagini sulle morti dei reporter nei teatri di guerra e non: “ Mancano ancora meccanismi efficaci per indagare rapidamente e processare gli autori di questi crimini”.
2010, centocinque morti tra i giornalisti

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