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A -30 gradi a bordo di una bici

L’ultracyclist italiano Omar Di Felice è partito il 29 novembre per la traversata dell’Antartide in sella a una bicicletta, in solitaria; cercherà di percorrere 1.200 km per raggiungere il Polo Sud, e poi altri 600 per arrivare alla costa del Leverett Glacier. 

Al quinto giorno, così la racconta su Facebook: “Quasi 72 ore bloccato nella tenda. Il contatore dei Km rimane fermo anche oggi, scende drasticamente quello del morale: se avevo messo in conto giornate di stop a causa delle bufere e del vento, non mi sarei immaginato un inizio così complicato. Le uniche operazioni possibili sono quelle per liberare la tenda dalla neve e usarne un po’ per bere e mangiare. Sono molto vicino nel punto in cui virerò direzione SUD ma il vento sembra non lasciarmi passare. Cerco di radunare le energie mentali sebbene ora, più che mai, la prova che mi trovo a dover superare è forse quella decisiva per il proseguimento dell’avventura

Quella di Omar Di Felice è un’impresa che non è mai riuscita integralmente a nessuno; l’unico precedente è stato un tentativo che ha alternato bici e sci.

Ex ciclista professionista, Omar di Felice è oggi un campione di ultracycling. Nel 2018 decide di trasportare la sua esperienza in bici nei luoghi più freddi del Pianeta, alla continua esplorazione sui pedali. Le sue imprese infatti rientrano nel progetto “Bike to 1.5°C”, realizzato in collaborazione con Italian Climate Network ed ESA – European Space Agency, per sensibilizzare sugli effetti del cambiamento climatico.

Il mezzo con cui affronterà il percorso è un modello speciale di Fat Bike, sviluppata appositamente dalla ditta veneta Wilier Triestina. E’ equipaggiata con componentistica Shimano (Deore XT 11V), dotata di un sistema di borse Miss Grape e di uno speciale attacco cui verrà collegata la slitta SkiPulk che servirà per trasportare gli oltre 100 chili di approvvigionamento necessario per la traversata.

(Fonte foto: il profilo FB di Omar Di Felice)

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