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A Bologna la mostra di Jack Vettriano

locandina Vettriano Bologna Pallavicini

locandina Vettriano Bologna Pallavicini

Il pittore scozzese è morto a Nizza il 1° marzo. Il 26 febbraio a Bologna è stata inaugurata una sua mostra che diventa così un tributo

In corso a Bologna fino al prossimo 20 luglio la mostra sul pittore Jack Vettriano inaugurata lo scorso 26 febbraio, appena pochi giorni prima di mancare nel suo appartamento di Nizza a 73 anni, il primo marzo. L’esposizione italiana diventa così l’ultima in vita e la prima post mortem per l’artista scozzese che, qualche anno dopo avere avviato la sua carriera, in età già adulta, aveva scelto proprio il cognome italiano della madre per firmare le sue opere. Vettriano avrebbe dovuto essere presente proprio nel capoluogo emiliano, ma aveva comunicato di non sentirsi bene. Si sperava di poterlo avere ospite nelle settimane successive ma il tempo ha corso più veloce.

A Palazzo Pallavicini sono esposte oltre settanta quadri – oli e grafiche a tiratura limitata – e le foto fatte a Vettriano dal ritrattista Francesco Guidicini. L’istituzione bolognese ha salutato così l’artista su Facebook: “Con grande tristezza condividiamo la notizia della scomparsa di Jack nel fine settimana. Non era solo un artista straordinario ma anche un uomo profondamente riservato e umile che era infinitamente grato per il sostegno e l’ammirazione di chi amava il suo lavoro. I suoi dipinti, che catturano momenti di intrigo, romanticismo e nostalgia, hanno toccato i cuori di così tanti in tutto il mondo, e la sua eredità continuerà a vivere attraverso di loro. Noi vogliamo ricordarti così: disponibile, ironico e gentile”.

Secondo la sua biografia, disponibile su Wikipedia, l’artista nato nel 1957 è stato uno dei più quotati e riprodotti dell’epoca contemporanea. Quello di Vettriano, nato Hoggan, è stato un percorso da autodidatta iniziato già ventunenne dopo aver ricevuto pennelli e acquerelli in regalo. La sua prima esposizione ufficiale fu nel 1988, presso la Royal Scottish Academy. Nel 2004 la Regina Elisabetta gli consegnò l’onorificenza Obe per i servizi alle arti visive.

di Daniela Faggion

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