La Commissione governativa ha raggiunto un’intesa sull’equo compenso di giornalisti e pubblicisti . Alla riunione presieduta dal sottosegretario Luca Lotti hanno partecipato – tra gli altri – il presidente Fnsi Giovanni Rossi, il direttore generale Fieg Fabrizio Carotti, il presidente Inpgi Andrea Camporese e quello Odg Enzo Iacopino. Proprio l’Ordine dei giornalisti è stata l’unica voce dissidente : “Equo compenso truffa per i giornalisti non dipendenti, ovvero fine del giornalismo professionale e, di fatto, via libera al dilettantismo” , si legge in un comunicato dell’Ordine, che non è riuscito però a bloccare la nuova bozza normativa, che stabilisce le tariffe minime per il lavoro giornalistico in caso di collaborazione coortdinata e continuativa. Si va dai 250 euro a pezzo per i mensili ai 67 dei periodici, fino ai 20,80 euro (minimi) per i quotidiani e ai 6,25 euro per agenzie e pezzi web, che aumentano del 30% se corredati da fotografie e del 50% se accompagnati da video. Per le tv locali, si parte da 40 euro a servizio (per un minimo di 6 al mese). L’accordo dovrebbe portare a un incontro risolutivo tra Fieg (editori dei giornali) e Fnsi (federazione della stampa) per il rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti .
Accordo su equo compenso, ma l’Odg non ci sta

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