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Addio a Mandela, eroe d’Africa

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Nella tarda serata di giovedì 5 dicembre, il presidente sudafricano Jacob Zuma ha annunciato al mondo la morte di Nelson Mandela , leader del movimento contro l’apartheid e primo politico nero a guidare il Paese, nella seconda metà degli anni Novanta.  “Addio Mandela, eroe d’Africa” , titola oggi La Repubblica , dedicando la prima pagina a un lunga retrospettiva  “all’eroe della pace coraggiosa” , come l’ha definito il Corriere della Sera . Il Giornale dà una visione più mistica del personaggio acclamandolo come “santo d’Africa” , mentre Il Secolo XIX rammenta “le lacrime di Obama” che ha commentato con commozione la scomparsa del leader sudafricano, simbolo della lotta contro le discriminazioni razziali. Madiba, com’era soprannominato da amici e conoscenti, è stato per molti sudafricani segregati dal regime bianco  “l’uomo che non si arrese mai” , come scrive Il Messaggero , o “un profeta” , secondo La Gazzetta del Mezzogiorno . Mandela era nato a Mvezo nel 1918, all’inizio degli anni Sessanta fu a capo dell’ala armata del movimento sudafricano per i diritti civili, motivo per cui fu imprigionato nel giugno del 1964. Rimase in carcere fino al febbraio del 1990, quando fu liberato per volere dell’allora presidente de Klerk, con cui nel 1993 condivise il Premo Nobel per la pace. Dal 1994 al 1999 guidò la Repubblica del Sud Africa e fino al 2004 fece politica attiva. E’ scomparso a 95 anni, come scrive il Corriere dello Sport , “l’eroe di tutti” .

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