Site icon Telepress

Adele, la sua vita non sarà raccontata in Tunisia

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

La complessa educazione sentimentale della giovanissima Adele , raccontata dal regista Abdellatif Khechice , difficilmente potrà essere giudicata dai giovani tunisini . Gli stessi che hanno fatto la rivoluzione e ai quali, nel ricevere la Palma d’oro a Cannes, il regista d’origine tunisina ha dedicato la sua pellicola. Anche se tutti, oggi, in Tunisia si affannano a celebrare la vittoria di Khechiche, che comunque vive da molti anni in Francia, La vita di Adele ha pochissime, se non nessuna, possibilità di arrivare nelle sale ufficiali del Paese, per il suo contenuto e le sue tematiche. Ma anche per la ricercata crudezza delle immagini, che raccontano in ogni particolare la relazione tra due donne – Adele Exarchopoulos e Lea Seydoux, anch’esse premiate dalla giuria presieduta da Steven Spielberg -, nulla lasciando all’immaginazione. Troppo per un Paese arabo e musulmano , attraversato in questi mesi da laceranti diatribe su quale e su come deve essere il suo futuro, dalla religione al sociale.

Exit mobile version