Dopo l’ispezione è arrivata la diffida: il garante delle Telecomunicazioni, Agcom, ha intimato a Tim e Vodafone di non applicare i nuovi piani tariffari che sarebbero stati comunicati con infomazioni poco trasparenti. Tim, che avrebbe dovuto lanciare le nuove soluzioni martedì 9 settembre, Vodafone, pronto a far scattare i nuovi pagamenti il primo ottobre, avrebbero dovuto riconoscere ai loro clienti il diritto di recedesso senza l’obbligo di pagare penali. Questa la conlusione a cui è giunta l’Agcom dopo aver attivato l’ispezione annunciata ad agosto. Se gli operatori non dovessero seguire tali indicazioni partirà la procedura sanzionatoria , ha anticipato l’Agcom. “L’Antitrust, invece, tace – denuncia l’associazione Altroconsumo -, pur avendo aperto un procedimento per valutare la sospensione di partenza dei nuovi piani. Silenzio tanto più assordante, visto che mancano solo pochi giorni alla prevista rimodulazione delle tariffe di Tim”. Intanto Altroconsumo ha stimato in 5 milioni il numero di utenti che non accetteranno i nuovi piani tariffari e intendono cambiare operatore, mantenendo il vecchio numero. Inoltre, l’associazione chiede a Tim e Vodafone di non far pagare agli utenti la decisione di scegliere un altro operatore: portabilità e credito residuo devono essere fruibili dal consumatore senza pagare dai 5 agli 8 euro, come avviene di prassi. Altroconsumo, infine, invita gli utenti a consultare la banca-dati tariffaria aperta a tutti, sia su www.altroconsumo.it, che via telefono, al numero 02 6961517, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’iniziativa si colloca all’interno dalla campagna “Boicotta il carovita”, con dossier e consigli consultabili su www.altroconsumo.it/carovita. La rimodulazione dei piani tariffari di Tim e Vodafone è “un’ingiustizia”. Così il segretario generale dell’Unione Nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona, che sottolinea la necessità di un ulteriore intervento di Agcom e Antitrust “affinchè si oppongano agli aumenti dei due maggiori operatori di telefonia”. “Nel mese di agosto – spiega Dona – abbiamo ricevuto moltissime mail e segnalazioni di consumatori arrabbiati e confusi che chiedevano spiegazioni sulle rimodulazioni dei piani tariffari”. Per questo, contro i rincari previsti, l’unione dei consumatori assicura: “è possibile rivolgersi al Giudice di pace per chiedere la nullità della variazione contrattuale decisa unilateralmente dall’operatore telefonico”.
Agcom: cartellino rosso per i nuovi piani tariffari di Tim e Vodafone

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