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Al via ‘Granchio Blu’, la società di export in tutto il mondo

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Fedagripesca annuncia l’apertura dello stabilimento di trasformazione a Porto Tolle, per rispondere all’emergenza della “creatura aliena”

Quando non tutti i mali vengono per nuocere. Apre i battenti a Porto Tolle, nel Polesine, lo stabilimento che tratterà centinaia di tonnellate di granchio blu all’anno, per esportarne la carne di alta qualità verso mercati internazionali: Stati Uniti, Europa e Asia. Titolare è la società Granchio Blu Trading Srl, frutto della partnership tra Atman Holdings Pte Ltd di Singapore, Taprobane Seafoods Group dello Sri Lanka e il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, organizzazione di produttori aderente a Confcooperative Fedagripesca che ha promosso l’iniziativa gettando le basi per questa collaborazione commerciale internazionale.

Iniziative come questa consentono di aprire nuovi mercati e valorizzare una produzione che fino adesso per i nostri operatori è stata solo una minaccia”, commenta Tiozzo, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paolo Mancin, presidente del Consorzio, secondo il quale “con ‘Granchio Blu’ restituiamo speranza alla comunità, creando opportunità”.

Nel Delta del Po si stimano danni per oltre 100 milioni di euro, con popolazioni di vongole distrutte fino al 98% e la sopravvivenza dei pescatori locali seriamente a rischio. Di fronte a questa emergenza ambientale, la nuova iniziativa punta a convertire la minaccia in una risorsa, attraverso la raccolta controllata, la lavorazione e l’esportazione del crostaceo. La nuova società non solo svilupperà un’attività commerciale, ma collaborerà anche con istituti di ricerca per promuovere metodi di pesca ecocompatibili e contribuire a ristabilire l’equilibrio dell’ecosistema del Delta del Po: un modello virtuoso di economia circolare.

I pescatori e gli operatori delle lagune sono già coinvolti nei programmi di raccolta mirata del granchio blu: nel 2023 la zona Veneto-Polesine ha registrato circa 630 tonnellate catturate, con un incremento del 550 % rispetto al 2022. Inoltre, sono in corso campagne di monitoraggio ambientale e attività di trasformazione a terra che richiedono manodopera qualificata – dalla pesca alla lavorazione fino alla logistica dell’esportazione.

La filiera che si apre attorno a Granchio Blu Trading Srl può generare posti di lavoro nella raccolta in laguna, nella lavorazione nelle strutture dello stabilimento, nella logistica e nei servizi correlati (ricerca, qualità, esportazione) – rappresentando una concreta opportunità di rilancio economico per il territorio veneto del Polesine. Inoltre, gli incentivi previsti per la cattura della specie invasiva (come premi per la raccolta selettiva) creano una forma di reddito aggiuntivo per i pescatori e cooperative locali.

Con questo progetto, dunque, oltre a dare risposta all’emergenza ambientale, si apre uno scenario di occupazione e sviluppo locale: un’occasione per trasformare un problema in una nuova filiera economica e professionale. Di necessità virtù.

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