Anche la free press sarà ammessa al sistema di rilevazione degli indici di lettura gestito da Audipress. Lo ha deciso l’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato chiudendo l’istruttoria sul settore. L’Antitrust ha deciso di “accettare, rendendoli obbligatori, gli impegni presentati da Audipress, chiudendo così l’istruttoria avviata per intesa restrittiva della concorrenza”. Alle indagini semestrali sulla lettura in Italia potranno quindi partecipare sia i quotidiani gratuiti sia quelli a pagamento, precisa l’Antitrust. Sarà sufficiente una dichiarazione che autocertifichi il numero di copie distribuite. “I dati risultati dall’indagine saranno pubblicati qualora, per ogni quotidiano, vengano raggiunte le soglie minime di 75.000 lettori” sottolinea l’Authority. Secondo l’Autorità l’impegno offerto da Audipress “appare idoneo a risolvere il problema dell’esclusione della free-press dal sistema di rilevazione dell’indice di lettura gestito dall’associazione stessa in Italia, che comportava una discriminazione nella raccolta pubblicitaria, a vantaggio della stampa a pagamento”. In particolare, viene “eliminata qualsiasi necessità di preventiva certificazione ADS della testata. La rilevazione della stampa gratuita nell’ambito dell’indagine Audipress sarà inoltre del tutto comparabile a quella della stampa a pagamento: le modalità, la metodologia e le condizioni economiche delle rilevazioni per ambedue le tipologie di testate appaiono infatti trasparenti e non discriminatorie”. L’istruttoria era stata avviata il 28 settembre 2005 a seguito di una segnalazione presentata da Edizioni Metro. Dopo l’avvio dell’istruttoria, ricorda l’Antitrust, Audipress aveva “già applicato in via provvisoria alcune modifiche al proprio regolamento per far partecipare la free press alle rilevazioni sin dal primo semestre 2006”.
Anche la free press in Audipress. Parola di Antitrust

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