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Annozero e Che tempo che fa, Agcom apre istruttoria

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Sui casi Annozero e Che tempo che fa, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di avviare un’istruttoria contro la Rai . Le puntate ‘incriminate’ sono quella del primo maggio per ‘Annozero’ e quella di sabato scorso di ‘Che tempo che fa’. La decisione è stata adottata a maggioranza. Una nota spiega che “alla Rai si contesta la presunta violazione dell’articolo 4 (diritti fondamentali della persona) e dell’articolo 48 (compiti del servizio pubblico) del Testo unico della radiotelevisione”. La puntata di ‘Annozero’ trattava del secondo V-Day di Beppe Grillo . La trasmissione aveva trasmesso lunghi passaggi del monologo tenuto dal comico in piazza a Torino, con dichiarazioni che toccavano anche il capo dello Stato e l’oncologo Veronesi. La vicenda aveva scatenato la reazione verbale di Vittorio Sgarbi, presente in studio, che aveva anche lanciato accuse nei confronti di Marco Travaglio, anch’egli in studio. Travaglio è il ‘colpevole’ della trasmissione di Fabio Fazio dove aveva fatto dichiarazioni che toccavano il tema mafia e che chiamavano in causa anche il presidente del Senato, Renato Schifani. La vicenda ha scatenato polemiche sul fronte politico e la direzione generale Rai si è sentita in dovere di rivolgere un messaggio di scuse a Schifani letto in diretta tv dallo stesso Fazio (a sua volta scusatosi per l’accaduto) nella puntata di domenica. Il direttore generale Rai, Claudio Cappon, si era dissociato a nome dell’azienda e aveva sottolineato come fosse da stigmatizzare in particolare “un comportamento inaccettabile in qualsiasi programma del servizio pubblico che mette in campo critiche, insulti e affermazioni diffamanti senza alcuna possibilità di contraddittorio”. I procedimenti dell’Agcom “si svolgeranno nel rispetto delle garanzie procedurali previsti dalla legge e dai regolamenti” dell’Autorità stessa. Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, così commenta la decisione . “Che succede all’Autorità per le comunicazioni? Auspichiamo, anche in questo caso, un confronto serio tra maggioranza e opposizione per modificare le fonti di nomina. Che sovrappongono controllati a controllori. Abbiamo difeso l’indipendenza e il ruolo dell’Agcom e sempre continueremo a difenderli. Per questo non vogliamo neanche immaginare che, a distanza di poche settimane dal voto, la politica possa prendere il sopravvento nelle decisioni dell’Autorita’”. Secondo Giulietti ” non si spiega infatti su quale base l’Autorità abbia aperto un’istruttoria sulla trasmissione ‘Annozero’ o si appresti a valutare o peggio a sanzionare la trasmissione ‘Che tempo che fa ‘. Alcune indiscrezioni di stampa ci danno ragione. Risulta infatti che nella stessa Autorità sia in corso un forte dibattito sulla possibilità di intervenire nei confronti di Santoro e Fazio”. Alcuni commissari ritengono “giustamente che l’Autorità non abbia competenze sulla valutazione del contenuto editoriale delle trasmissioni radiotelevisive”.

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