Il gruppo editoriale Mondadori ha acquistato Anobii, socieal network dedicato ai libri e ai loro appassionati, con oltre un milione di utenti in tutto il mondo , di cui 300mila in Italia. La piattaforma, in decadenza da qualche anno a questa parte, entrerà a far parte dell’offerta digitale della compagnia di Segrate, che non ha rivelato il valore dell’operazione. Il servizio è stato fondato nel 2005 dal cinese Greg Sung a Hong Kong e si è diffuso rapidamente in una ventina di paesi , tra cui l’Italia, dove è arrivato nel 2007 diventando subito piuttosto popolare. Gli iscritti sperano che il passaggio di mano risollevi le sorti di Anobii, che negli ultimi mesi ha mostrato seri problemi di funzionamento anche nelle sue funzionalità di base, oltre a evidenziare una carenza di efficienza nelle sue applicazioni mobili. “Con questo accordo abbiamo finalmente le risorse per portare avanti la nostra missione” , ha detto Greg Sung, fondatore del social network. Gli utenti Anobii possono gestire una loro libreria virtuale personale, in cui aggiungere i volumi acquistati, quelli letti e quelli da leggere, con una valutazione e una recensione per ciascuno, oltre al periodo di lettura. Il sistema calcola, attraverso un algoritmo, la somiglianza tra due librerie, così da scovare tra gli iscritti possibili affinità e suggerire amicizie. Sin qui, il sito ha catalogato circa 40 milioni di libri, ma a partire dal 2010 sono cominciati i problemi, con bug e malfunzionamenti assortiti. I rivali, LibraryThing e GoodReads su tutti, hanno guadagnato popolarità lasciando Anobii al palo. A Mondadori il compito non facile di rilanciare la piattaforma.
Anobii entra nella libreria di Mondadori

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