L’Antitrust e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni hanno chiesto maggiore trasparenza ai gestori di telefonia mobile, soprattutto per quanto riguarda le tariffe applicate a chiamate e sms. Secondo i due organismi di controllo ci sono margini per ridurre i prezzi, sia al dettaglio che all’ingrosso, anche alla luce del Regolamento comunitario, che dal prossimo 1 luglio bloccherà gli sms internazionali a un massimo 11 centesimi per i consumatori e 4 centesimi per gli operatori virtuali. I servizi di telefonia mobile alimentano un mercato da 4 miliardi di euro l’anno (2 miliardi di soli messaggi di testo), e che è previsto ulteriormente in crescita. Tuttavia, persistono condizioni di scarsa trasparenza e mala-informazione che danneggiano gli utenti. Alla luce dei dati raccolti, è evidente come solo una parte dei consumatori sia consapevole delle diverse opportunità offerte dal mercato. Le difficoltà nel controllo della spesa, la poca chiarezza sui servizi di connessione internet tramite cellulare o chiavetta usb (segmento del mercato in forte ascesa, + 38% nel 2008), i prezzi variabili degli sms e le pratiche laboriose per il cambio di operatore (con vincoli penalizzanti per chi rescinde il contratto) sono i tasti dolenti che Antitrust e Autorità di garanzia stanno cercando di regolare al meglio. Nel marasma di tariffe, offerte, vincoli e sottoscrizioni, ai consumatori non resta che attendere (e continuare a chiedere) maggiore chiarezza.
Antitrust e Agcom: più trasparenza tariffe telefonia mobile

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