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Apple nel mirino di Google, Jobs permettendo

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Le voci si fanno insistenti: Google sarebbe interessata a entrare pesantemente nella proprietà di Apple. Ma il capo indiscusso di Apple, Steve Jobs, non sarebbe molto convinto di rinunciare allo scettro. Tra Apple e Google la collaborazione va avanti da tempo. Le mappe sull’ Iphone sono quelle di Google Maps, e Apple Tv ha come partner principale Youtube. Non bisogna poi dimenticare che Eric Schmidt, amministratore delegato di Google è già entrato nel consiglio di amministrazione di Apple. Per l’azienda della mela sarebbe una rivoluzione, e che le due imprese la pensino allo stesso modo su molte cose non è un mistero. Ma Google è una macchina che fa denaro in modo molto diverso da Apple, e nel caso di una acquisizione è difficile pensare a un ruolo subalterno per Steve Jobs che in pochi anni ha ripreso l’azienda dall’orlo della bancarotta portandola nelle top 100 della borsa americana. Il futuro di Apple è attaccato all’ Iphone. L’affermarsi sul mercato della nuova invenzione di Jobs darebbe una spinta propulsiva superiore anche a quella ottenuta con l’ Ipod. Ma il mercato della telefonia è duro, competitivo, e con una attenzione ai prezzi su cui Iphone al momento non riesce ad essere concorrenziale. Ma in alcuni paesi, come l’Italia molti sono disposti a spendere 500 o 600 euro per un gioiello tecnologico. Per Google un sistema di prodotti come quello costruito da Apple, basato su computer, telefoni, video e audio potrebbe essere la perfetta soluzione per veicolare nuove applicazioni in un contesto già vincente sul mercato, sempre appunto che anche Iphone vincente lo diventi. Google, come Apple, ha già capito che non si può però ignorare il 95% del mercato che usa Windows. La compatibilità multipiattaforma è un obiettivo comune che lo stesso Jobs ha dovuto sposare per lanciare definitivamente gli ipod rilasciando una versione di Itunes su Pc, travolto dal successo della sua applicazione. E non bisogna dimenticare poi che ormai tutti i nuovi Mac sono contemporaneamente dei Pc su cui può girare in parallelo qualsiasi versione recente di Windows. Certo è che da una convergenza tra Mac e Google il mondo di internet e dell’informatica cambierebbe radicalmente.

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