“The spotlight turns to notebooks” è l’evento che ieri si è svolto in casa Apple. Come sempre la società di Cupertino non ha deluso le aspettative. I collaboratori di Steve Jobs hanno aperto la serata con i numeri record della vendite dell’ultimo periodo, mentre il numero uno del gruppo è salito in cattedra per illustrare i nuovi notebook. L’evento ha presentato al pubblico due nuovi arrivi in casa MacBook e altrettanti per la linea MacBook Pro. Invece per MacBook Air sono stati presentati solo alcuni optional in più e un nuovo schermo. Tim Cook , il Coo Apple, ha mostrato gli ottimi risultati delle vendite: nell’ultimo trimestre sono stati acquistati due milioni e mezzo di computer. Ogni giorno, negli oltre 250 Apple store del mondo, entrano 400 mila potenziali clienti e in molti escono dal negozio con un notebook tra le mani. La casa della mela ha fatto passi da gigante anche nel settore scolastico, arrivando a detenere una quota di mercato pari al 39%, superiore a quella del concorrente più temibile, Dell. Apple cresce al doppio del ritmo degli avversari e una spinta verso questo risultato, ha sottolineato Cook, è venuta anche da Vista: “Vista non ha soddisfatto tutte le aspettative di Microsoft. E ha aperto le porte a molti passaggi a Mac: ci ha offerto una opportunità, di cui Apple sta beneficiando”. Cook ha passato al parola a John Ive che ha illustrato il nuovo procedimento adottato per la costruzione dei computer. Insieme a Jobs ha illustrato quello che è l’obiettivo dell’azienda, ovvero produrre apparecchi sempre resistenti e leggeri. “Cercavamo un approccio migliore, e crediamo di averlo trovato” dichiarano entusiasti i due dal palco, affrettandosi a precisare che si tratta di un procedimento attento all’ecologia e che consente di riciclare gli scarti di lavorazione. La società di Cupertino è sensibile ai problemi ambientali e si sta impegnando affinché le confezioni di tutti i suoi prodotti siano sempre più compatte e coerenti con questa politica. Jobs ha presentato alcuni filmati che hanno mostrato agli invitati i nuovi MacBook, ricavati da blocchi di alluminio e modellati da un getto d’acqua guidato dal laser. I nuovi apparecchi sono composti da meno parti, in modo da garantire una maggiore resistenza. La prima new entry di casa Apple è il MacBook Pro: schermo lucido, cornice nera e tastiera identica al MacBook Air. Il chipset scelto è un Nvidia che integra una GPU più veloce (9400M) e che può essere utilizzata in alternativa alla 9600M GT (con memoria dedicata) montata sulla Logic Board. La novità più importante è che la società di Cupertino abbandona il desing standard delle reference board di Intel e torna a progettare da sé l’elettronica dei suoi prodotti, consentendo agli utenti di scegliere le funzionalità in base alle proprie esigenze. Lo schermo del nuovo MacBook Pro è lucido e assomiglia a quello dei recenti iMac, con una cornice nera e una finitura in vetro. Jobs è stato categorico: lo schermo opaco sparirà dall’offerta Apple. Contro i riflessi la società di Cupertino ha predisposto una retroilluminazione a led del tutto innovativa che si aggiunge all’orientabilità del dispay. Nuova versione anche per il trackpad, ora completamente liscio e senza pulsanti. L’intera area è sensibile e la si può cliccare in ogni punto, inoltre si possono predisporre alcune funzionalità per specifiche zone, creando pulsanti virtuali. I MacBook Pro sfruttano un FSB da 1066MHz, processori da 2,4 o 2,53GHz con 3 o 6MB di cache L2, hard disk da 250 o 320GB con la possibilità anche di montare un disco SSD. In ogni caso, a differenza dei modelli attuali, la batteria e il disco rigido saranno accessibili dal fondo della macchina senza particolari difficoltà: gli utenti potrebbero insomma optare per un upgrade anche dopo aver acquistato la versione standard. Tutto questo per il modello da 15,4 pollici, mentre quello da 17 per ora resta inalterato nella sostanza, a eccezione del disco rigido diventato più capiente. A corollario dei nuovi MacBook Pro, dalle fiancate dei laptop con la mela sparisce la porta DVI, sostituita da una display-port, più economica grazie all’assenza di particolari brevetti sulla sua implementazione e in grado di garantire le stesse prestazioni in meno spazio. Presentato anche un nuovo Cinema Display da 24 pollici: con ingresso display-port e risoluzione HD da 1920×1200 pixel. Nella linea MacBook Air sono stati introdotti hard disk più capienti e il chip grafico Nvidia. L’estetica si avvicina sempre di più ai Pro, per evitare una distinzione netta tra le due categorie che non sono concorrenti ma complementari. La disponibilità di MacBook e MacBook Pro è immediata, con prezzi che partono rispettivamente da 1199 e 1799 euro (entrambi Iva inclusa) e diversi optional tra cui memorie maggiorate e nel caso del Pro anche dischi Ssd. Il MacBook Air è invece offerto a partire da 1699 euro ma sarà disponibile solo più avanti, verso la fine di novembre.
Apple presenta i nuovi MacBook

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