È finalmente live, se pure per il momento accessibile solo alla comunità degli sviluppatori, il sito iCloud.com . Si tratta di un servizio di sincronizzazione al quale vengono automaticamente inviati foto e documenti creati su iPhone, iPad, Mac, con la possibilità di effettuarne il push automatico verso qualunque altro dispositivo scelto dall’utente stesso. Su iCloud si trovano calendario, rubrica, un applicazione per la posta. Quanto alle versioni online di Pages, Numbers e Keynote, al momento non sembrano esserci funzionalità di visualizzazione: gli utenti al momento possono semplicemente effettuare il push del documento. Il servizio è gratuito e garantisce 5Gb di spazio, poi si paga per i Gb aggiuntivi . Il calcolo dello spazio occupato, tuttavia, esclude le foto, la musica acquistata su iTunes, le apps e i libri acquistati. Mentre diventa operativa la nuvola, ci sono anche dei guai all’orizzonte per Apple. Nei mesi passati era stata accusata di tracciare la posizione degli utenti tramite l’iPhone . La vicenda sembra non essersi fermata, tanto che l’azienda ha dovuto pagare quasi tremila dollari di multa, per una sentenza in Corea del Sud . Un precedente, insomma, che rischia di farsi pericolosa se il precedente dovesse dar adito ad una sequela di denunce sulla falsa riga della precedente. Lo scandalo del cosiddetto locationgate ha investito l’azienda di Cupertino, scatenando fin da subito la rabbia dei consumatori che hanno chiesto ad Apple di rispondere ad alcune domande riguardanti la tracciabilità della posizione. ” Per evitare che un iPhone non diventi un iTrack, Apple dovrebbe salvaguardare le informazioni personali dei suoi utenti”.
Apple tra iCloud e multe

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