La fine del governo Monti aveva gettato un’ombra su azioni comprese nel Decreto Crescita 2.0 voluto dal ministro Passera, che si temeva restassero lettera morta. Ma ora la Consob ha varato il decreto sul crowdfunding. Se negli Stati Uniti ancora si attende il via libera definitivo in materia, il decreto varato e presentato alla Camera rappresenta un importante passo avanti, un inizio da cui partire per finanziare le imprese innovative. Ed il primo di questo genere in Europa. Non si tratta infatti di finanziare singoli progetti, come avviene da tempo su portali internet come Kickstarter o Indiegogo, ma di dare ai piccoli risparmiatori l’opportunità di investire in startup riducendo al minimo i margini di rischio. Come sottolineato da Maria Mazzarella, responsabile divisione strategie regolamentari Consob, che ha illustrato la novità, molta attenzione è stata dedicata alla tutela degli investitori. Principalmente definendo alcune soglie di rischio: fino a 500 euro, la sottoscrizione del capitale sociale potrà avvenire onlin e, al termine di un lungo questionario pensato per far riflettere sull’operazione che si vuole portare a termine. Placati i dubbi, scatterà il bonifico. Le cose si complicano per chi vuole investire somme più ingenti: in quel caso bisognerà appoggiarsi a una banca o a una società di gestione del risparmio, che dovrà redigere un profilo del potenziale cliente analizzando consistenza patrimoniale e propensione al rischio. I privati non potranno comunque investire più di mille euro l’ann o, mentre per le persone giuridiche si potrà arrivare a 10mila nei dodici mesi. È previsto inoltre un periodo per i ripensamenti: sette giorni entro i quali si potrà recedere senza danni dall’investimento.
Arriva il decreto per il crowdfunding

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