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Arrivederci a Rio

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Il rispetto dei diritti universali passa dallo sviluppo della rete digitale. Il web come bene pubblico e diritto fondamentale per la conoscenza. Ma dopo le parole servono fatti Il Dialogue Forum on Internet Rights a Roma, vertice organizzato dal governo italiano nell’ambito dell’Internet Governance Forum, vuole trovare un punto d’accordo su diritti condivisi garantendo il carattere aperto e multilaterale del web. Il forum di Roma è la prosecuzione del dibattito internazionale sull’Internet Bill of Rights, la carta dei diritti e dei doveri degli utenti internet, proposta dall’Italia l’anno scorso all’Internet Governance Forum di Atene. “Rafforzare il ruolo dell’Onu nel settore di internet per rendere possibile sviluppo della rete e il rispetto dei diritti universali”, dice il ministro per la Funzione Pubblica e l’Innovazione Luigi Nicolais. “Il governo italiano riavvierà un percorso consapevole del fatto che le misure repressive adottate dal precedente governo non hanno dato risultati”, ha detto il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, che ha sottolineato che, per quanto riguarda l’Italia, “l’accesso alla rete garantito a tutti è un impegno di legislatura, con l’obiettivo di arrivare alla sconfitta del digital divide”. “La rete è lo specchio e la cartina di tornasole del grado di democrazia di un paese” si è affrettato a dire il sindaco di Roma, Walter Veltroni, nel suo messaggio di benvenuto agli ospiti del Forum. Bisogna adesso definire con maggiore precisione i contenuti dell’Internet Bill of Rights elaborando una bozza da discutere, magari, in rete per dare seguito alle sempre belle parole. Prossima tappa a novembre per il vertice Igf di Rio De Janeiro, in Brasile. 

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