La crisi economica colpisce anche il settore dell’Information Technology, almeno in Italia . Per il settore è previsto un caso dell’1,3% alla fine dell’anno. A rendere noto i risultati della ricerca è stata oggi Assinform: “ L’Italia, con il 2%, è l’ultimo tra i grandi paesi per spesa It sul Pil – si legge nell’anticipazione del rapporto 2009 – contro il 4,2% degli Usa, il 3,4% della Francia, il 3,3% del Regno Unito e il 3,3% della Germania ”. Il settore dell’informatica ha chiuso il 2008 a 20,3 miliardi di euro, con una crescita dello 0,8% contro il 2% registrato nel 2007 , e prevede un calo del 5,9% per il 2009. Da aprile a settembre dello scorso anno, i posti di lavoro tagliati sono stati 29.000: ” In sei mesi, l’It italiana ha perso 29.000 addetti. La previsione sul quarto trimestre è un calo ulteriore dell’occupazione , dell’ordine di – 11,5% rispetto al primo trimestre dell’anno, con una perdita di altri 18.000 unità per un totale di circa 47.000 addetti in meno a fine 2008 “, si legge nel comunicato. “ La crescita della domanda di It da parte delle imprese – continua il comunicato – è rallentata a 0,7% nel 2008 da 1,9% del 2007, mentre la crescita della domanda consumer è scesa al 4,4% dal 10,5% ” La spesa della Pubblica Amministrazione , che riduce da tre anni gli investimenti in It, assestandosi sotto i 3 miliardi di euro, è scesa ancora dello 0,5%. Secondo il presidente di Assinform Ennio Luccarelli, per superare la crisi bisogna considerare l’It e le infrastrutture digitali come elementi fondamentali per lo sviluppo del Paese, al pari delle autostrade, dei ponti e delle centrali energetiche. Difficile però pensare a massicci investimenti pubblici nel campo, vista la scarsa liquidità delle casse statali e il basso impatto mediatico del settore in questione.
Assinform: 2009 in discesa per l’Information Technology

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