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Associazione britannica punta il dito contro la pubblicità mirata

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The Open Rights Group, un’associazione britannica per la difesa delle libertà personali e per la privacy, ha invitato i più importanti siti internet a boicottare Phorm, il nuovo sistema di pubblicità internet mirata che sta per sbarcare nel Regno Unito. In sostanza, Phorm monitora le attività online dell’utente, per poi permettere al sito in questione (che ha pagato la società informatica per usufruire del servizio) di mandare annunci centrati sugli interessi dell’utente. Il sistema viene considerato illegale da diverse associazioni per il diritto alla privacy e dallo stesso ideatore del web, Tim Berners. La nuova frontiera dell’online advertising punta allo sfruttamento dei dati sensibili delle attività di navigazione, una marea di informazioni che non necessitano di strutture societarie per essere raccolte, perché sono tracce lasciate da ogni internauta nel tempo speso in rete. The Open Rights Group ha inviato una lettera a portali come Google , Aol e Yahoo!, a siti come Youtube, Facebook e Amazon: “ Dovreste già essere a conoscenza che il sistema Webwise di Phorm è illegale…Crediamo fermamente che sia nell’interesse delle vostre compagnie, in quello dei vostri clienti, il non servirsi di questo sistema. Preserverete la reputazione del vostro marchio, se direte chiaramente che non vi servirete di Phorm Webwise per ricavare e scambiare dati in ingresso o in uscita dai vostri siti ” Difficile però pensare che l’etica digitale vinca sul commercio e i suoi introiti.

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