Cnn: la ricca ereditiera alla corte del “re”
Paris Hilton di nuovo a piede libero. L’ereditiera prezzemolina delle cronache del gossip mondiale è uscita dal carcere di Lynwood, California. Tanti sorrisi ma nessun commento, prima di infilarsi nella macchina in cui l’aspettava la madre Kathy. E domani sera sarà in tv da Larry King a raccontare “le sue prigioni” su Cnn.
Cinecittà Holding premia i mestieri del cinema
“La nostra attenzione è rivolta ai mestieri del cinema, vogliamo dare dei riconoscimenti a quei professionisti poco premiati, a quelle categorie meno visibili”, queste le parole di spiegazione del presidente di Cinecittà Holding, Alessando Battisti, dedicate al premio mestieri del cinema.
Le radio online statunitensi spente per un giorno
Giornata del silenzio. E’ quella che gli appassionati di web radio negli Usa si troveranno a vivere oggi. Le emittenti della rete hanno deciso una giornata di blocco totale di musica e suoni per protestare contro l’intenzione del governo statunitense di aumentare del 300% il costo dei diritti della musica trasmessa online.
Europa accoglie pay tv e digitale
ItMedia Consulting ha analizzato la situazione del mercato televisivo europeo occidentale, evidenziando una crescita della tv a pagamento del 12,7% nel 2006, a sfiorare quota 30 miliardi di euro. La televisione digitale ha conquistato 68 milioni di abitazioni, cifra pari a più del 41%, e ha visto il raggiungimento del 30% delle abitazione europee per ciò che concerne gli abbonamenti premium.
Web 2.0: le parole da non dire (e sentire)
Un sondaggio , condotto da YouGov per conto di Lulu Blooker Prize, ha scoperto che i neologismi del Web 2.0 non piacciono. Il più odiato? Folksonomy, cioè la tassonomia nell’era del social networking. Ma anche altri esempi non se la passano meglio.
Academy candida 95 paesi a Miglior Film Straniero
Potrebbero essere 95 i paesi partecipanti con le loro pellicole alla corsa al titolo Miglior Film Straniero, durante l’ottantesima edizione degli Oscar. È quanto emerso dalla stessa Academy of Motion Picture Arts and Sciences che ha aperto le candidature ai film usciti nel paese d’origine tra il primo ottobre 2006 e il 30 settembre 2007.
PerezHilton.Com messo ko dal suo provider
Per chi ama il gossip è una fonte inesauribile di scoperte e di risate. Per i Vip di tratta solo di un blog “infame”. Il più famoso blogger di gossip hollywoodiano Perez Hilton rischia la chiusura per aver rubato foto protette da copyright. Non lo comanda un giudice, ma il suo internet provider. Lo rivela Variety.
Diritti tv: Melandri, “La Lega Calcio decida in fretta”
Il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese ha partecipato oggi all’audizione al ministero delle Comunicazioni in merito al Codice di autoregolamentazione delle emittenti televisive e radiofoniche locali, disposto dalla legge Amato.
Il 60,2% dei tedeschi è online
Il web è utilizzato regolarmente dal 60,2% degli adulti tedeschi. Lo rivela una ricerca commissionata dal ministero per l’Economia e la Tecnologia tedesco insieme alle maggiori società internazionali di informatica, tra cui Microsoft e Intel, che ha coinvolto un campione di circa 50mila persone.
Primocanale porta la Rai alla Corte di Giustizia Europea
Il Tribunale di Genova ha accolto la richiesta dell’emittente regionale ligure Primocanale e ha rinviato alla Corte di Giustizia Europea gli atti della causa che oppone la Rai all’emittente privata presieduta da Maurizio Rossi . Sembra la classica sfida di Davide contro Golia, ma di fatto è la prima volta che un Tribunale italiano chiede alla Corte europea un parere di legittimità su alcuni snodi chiave del nostro sistema.
Richardson dice si alla quinta serie di Nip/Tuck
Joely Richardson, meglio conosciuta come Julia e oggetto di competizione fra i due chirurghi di Nip/Tuck, comparirà nella quinta stagione della serie. L’attrice prenderà parte a 15 dei 22 episodi del fortunato telefilm per la modica cifra di 1,3/1,5 milioni di dollari per la stagione intera, o 100mila dollari a episodio.
A ogni studente il suo network virtuale
Il social network come materia di studio per capire come si evolve la società multimediale degli adolescenti. Lo hanno condotto i ricercatori della School of Information Sciences all’università americana di Berkeley, in California. Perché negli Usa la classe sociale non dipende dallo stipendio, ma dai network e dalla vita di tutti i giorni.
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