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Attualità

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Il web è un po’ meno americano

Il web è un po’ meno americano

Il governo statunitense ha annunciato la volontà di allentare il proprio controllo sulla rete internet, decentrando il processo di assegnazione degli indirizzi della rete, sinora interamente appannaggio di Icann, organizzazione in pratica gestita dagli Usa tramite il Dipartimento del Commercio.

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Amici, dopo Bosè manca un coach

Il cantante spagnolo è stato confermato nel ruolo di coach della squadra blu per il serale, mentre aleggia il mistero sul coach dei bianchi dopo l’abbandono di Emma Marrone. Si può eliminare dai candidati Annalisa, resta sul tappeto la possibile partecipazione di Marco Mengoni così come quella di Nesli.

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Record online: un milioni di punti alla Xbox

Raymond Cox ha stabilito un nuovo record mondiale per quanto riguarda il Gamerscore, raggiungendo in diretta streaming mondiale un milione di punti su Xbox 360. Stava giocando a Titanfall, un videogioco dove i giocatori si sfidano esclusivamente in partite multiplayer.

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Bill Gates: Snowden non è un eroe

Il fondatore di Microsoft ha detto della talpa dell’Nsa: “ha infranto la legge, per questo non voglio definirlo un eroe”. Ha sottolineato inoltre come sia difficile riuscire a bilanciare la sicurezza con la difesa della privacy dei cittadini. Zuckerberg invece “è saggio a essere aggressivo”.

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Mentana e La7, l’avventura continua

Fine delle speculazioni, Enrico Mentana continuerà a condurre e gestire l’apparato informativo di La7. Il giornalista ha siglato un rinnovo trinnale del contratto direttamente con l’editore Urbano Cairo, che ha presentato l’accordo come un patto di stabilità per la rete.

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[Flash] Rocky combatte ancora, ma sul palcoscenico

Rocky, dopo 40 anni di successo cinematografico riparte dalle tavole di un palcoscenico. Il musical al Winter Garden Theatre di Broadway presenta un cast guidato da Andy Karl nei panni di Rocky Balboa e Terence Archie come Apollo Creed. Sul palco il pugile si allena con la carne cruda, correre su per i gradini del Philadelphia Museum of Art, e ingurgitare uova crude per colazione. Alla fine sul palcoscenico viene calato un ring giù dalle travi e dopo pugni, sangue e lacrime Rocky grida “Adriana!”.

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Santoro chiede scusa alla Pascale

Il giornalista inizia la puntata di ieri di Servizio Pubblico raccontando che la causa contro la Pascale non si farà. Dopo aver chiesto “scusa” alla Pascale per quanto detto dalla Bonev, ha però ricordato che dichiarazioni che comunque erano state riprese da altri organi di stampa prima della trasmissione.

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La fonte dei tabloid era Lady D

“Nel 1992 Diana passò una rubrica coi numeri della famiglia reale al News of the World”, il giornale di Rupert Murdoch chiuso quando si è scoperto che per ottenere i suoi scoop intercettava illegalmente le telefonate di vip e cittadini comuni. Ha rivelarlo sotto giuramento, Clive Goodman.

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Benigni ha rifiutato La Grande bellezza

Il ruolo di Jep Gambardella nel film premio Oscar La Grande bellezza, interpretato da Toni Servillo, era stato offerto in un primo tempo a Roberto Benigni, che però rifiutò. Parola dello sceneggiatore Umberto Contarello.

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Venier-Arisa, la guerra si fa dalla Bignardi

E’ scontro tra Mara Venier e Arisa, dopo che la cantante ha abbandonato il palco di Domenica In indispettita per un’intervista alla mamma. Così alle Invasioni Barbariche la vincitrice di Sanremo aveva parlato di “complotto”, ora la conduttrice tv attacca sempre dalla Bignardi: “Mi sento offesa”.

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Zuckerberg critica Obama per lo spionaggio

In una nota pubblicata sul social network l’ad ha detto di aver telefonato al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per esprimere la sua “frustrazione” sui danni che il governo ha causato con il suo programma di spionaggio rivelato dalla talpa Edward Snowden.

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[Flash] Corte: cronisti attaccati ingiustamente

La Corte di Cassazione, in una sentenza di queste ore, esorta a non infliggere la pena del carcere ai giornalisti, in caso di condanne per diffamazione. Secondo i giudici, la sanzione più adatta è di tipo pecuniario: una multa, dunque, non di più, anche perché la categoria sarebbe “attualmente oggetto di gravi e ingiustificati attacchi da parte dei movimenti politici”, al fine di limitare la loro “insostituibile funzione informativa”. Niente prigione per i giornalisti, continuamente sotto il fuoco incrociato delle critiche.

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