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Baidu, l’internet cinese a caccia del web

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Google domina le ricerche online nel mondo, ma volgendo lo sguardo a Oriente si intravede la Cina allungare le mani sul web, grazie al motore di ricerca nazionale Baidu . Stando ai dati raccolti da Covario, il portale con sede a Pechino ha collezionato il 23% dei clic globali nel quarto trimestre del 2012. Certo, BigG non ha rivali per quanto riguarda le share impression (93% del mercato) e la spesa pubblicitaria (86,5%), mentre può contare sul 67,7% dei clic dei tutti gli internauti. La crescita annua di Baidu, però, è impressionante: +52% per quanto riguarda gli investimenti adv , a dispetto di un misero 5% di impression conquistate. Il suo pubblico, per ora, è quasi tutto all’ombra della Grande Muraglia, ma le cose potrebbero cambiare in fretta. Il motore di ricerca cinese è il vero astro nascente della rete , simbolo di un’economia sempre più attratta dagli scenari digitali e rivolta all’estero. Per dare un’idea del passo di Baidu, basti sapere che Google ha incrementato gli introiti pubblicitari del 13% tra l’autunno del 2011 e quello del 2012, mentre Bing di Microsoft è cresciuto del 23%. La compagnia orientale viaggia a ritmo più che doppio, i compagni a stelle e strisce sono avvisati.

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