Oggi il presidente dell’Autorità per le telecomunicazioni Antonio Calabrò (nella foto) ha appuntamento nel suo ufficio con Franco Bernabè. A partire dalla settimana prossima i nuovi vertici di Telecom incontreranno anche gli altri commissari. Mercoledì 12 dicembre il Consiglio di Agcom dovrebbe aprire formalmente il procedimento di analisi sui quattro mercati rilevanti dell’accesso (1 e 2, quelli in generale dell’accesso; 11 quello dell’unbundling e 12 quello dell’accesso alla capacità trasmissiva Adsl). Prenderà così il via una consultazione pubblica che durerà 3 mesi, nel corso della quale verranno interpellate anche la Commissione Europea e l’Antitrust. Al termine dell’analisi del sistema l’Authority ha al suo arco due frecce: imporre soluzioni tipiche come l’affitto del doppino telefonico, lo share access o il bitstream access; oppure proporre alla Commissione Europea un rimedio atipico come la separazione funzionale della Rete. Senza arrivare a un’imposizione, Telecom potrebbe prendere in prima persona un impegno in direzione della separazione ed è a un accordo di questo tipo che, secondo quanto si apprende, l’Authority vorrebbe arrivare. Un primo sondaggio Calabrò potrebbe farlo già domani. Bernabè nella sua prima uscita pubblica lunedì aveva riconosciuto la necessità di “ riprendere i rapporti con l’Authority al più presto perchè molti sono i problemi sul tappeto che vanno affrontati al più presto ” ma aveva anche voluto sottolineare che bisognava innanzitutto definire il campo di intervento, ovvero quale parte della Rete è oggetto di discussione. Secondo l’Authority i nuovi rimedi regolamentari comprenderebbero non solo la rete in rame ma anche quella di nuova generazione, pur con tassi di remunerazione proporzionali agli investimenti fatti. Intanto il mercato riscopre un interesse per il titolo che, dopo la raccomandazione di Goldman Sachs passata da “vendere” a “neutrale”, è tornato a livelli che non vedeva da aprile (+2,95% a 2,23 euro). Danno fiducia, dicono gli operatori, anche gli attestati di stima ai nuovi vertici che continuano ad arrivare, ultimo quello del presidente Rcs MediaGroup, Piergaetano Marchetti. “Sono convinto, ed è anche il mio auspicio, che Telecom abbia un futuro positivo con Bernabè e Galateri, che conosco e stimo molt”. Il neopresidente del colosso telefonico è peraltro vicepresidente del gruppo editoriale (oltre che di Generali), in cda ancora in rappresentanza di Mediobanca, e per ora non ha rassegnato le sue dimissioni. Bernabè ha invece già lasciato, come preannunciato al momento della nomina ai vertici di Telecom, la vicepresidenza di Rothschild Europe.
Barnabè (Telecom) inizia il tour dei commissari

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