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Baron Cohen, nuovo film nuova polemica

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Un comico fuori dagli schemi del politicamente corretto. E a ogni film parte una ridda di polemiche . In questo caso però la n uova pellicola di Sacha Baron Cohen ha già scatenato un polverone ancora nel bel mezzo della produzione . E la protesta arriva direttamente dai suoi connazionali britannici, riempiendo le pagine dei tabloid. Il creatore di Borat e del Dittatore è attualmente impegnato nella lavorazione di Grimsby , parodia di James Bond il cui titolo è mutuato dal nome di un porto del Nord dell’Inghilterra . Nel film, Mark Strong interpreta una spia costretta a fare i conti col fratello hooligan, interpretato proprio da Baron Cohen. Gli abitanti di Grimsby, ritratti nel film non proprio in modo idilliaco, non l’hanno presa bene. Tanto che alcuni stanno ventilando l’idea che se non si riesce a far cambiare il nome alla pellicola bisognerà cambiarlo alla città per non portarsi dietro la cattiva fama di borgo derelitto e covo di hooligan. Del resto anche la cittadina di Staines dove Baron Coen ambientò Ali-G ha cambiato il suo per sfuggire alle ironie. E se Baron Coen e il regista avevano cercato di evitare guai, girando tutte le scene nella città di Tillbury, Grimsby ha fonti che raccontano di graffiti, strade coi copertoni bruciati e massaie che fanno pipì dalla finestra. E così Baron Cohen rischia di finire come nel 2006 quando il villaggio rumeno di Glod fecero causa alla produzione di Borat che aveva ritratto i suoi abitanti come ignoranti e incestuosi. 

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