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Basket in tv: La7 forse scorretta ma pragmatica

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di Giorgio Bellocci Tempi non brutti ma orrendi per chi ama il basket in Italia, con la tv che ci mette del suo… La cosa più spiacevole è la probabile chiusura della rivista Superbasket , da decenni punto fermo per gli appassionati. Una vicenda, quella dello storico settimanale, che certo è coerente con la disastrata situazione dell’editoria italiana (mancanza di fondi, case editrici poco lungimiranti e prive di know how), ma che rende per metafora l’odierno status del basket in Italia.   Da dove vogliamo iniziare con i cahiers de doléances? Proprio Superbasket ha raccontato, con un bel servizio di Stefano Valenti, il pessimo stato di salute in cui si trovano molti club di serie A malgrado l’appassionato sostegno delle rispettive piazze. Poi ci sarebbe l’eterno conflitto tra Lega Basket e Federazione, ma questo è lo spazio per denunciare soprattutto l’amaro epilogo dell’avventura del basket in tv. Dopo anni di permanenza su Sky il campionato italiano era finalmente tornato in chiaro su La7 .   Chiuso il girone d’andata con ascolti molto bassi (nel pomeriggio del sabato), la rete diretta da Paolo Ruffini ha retrocesso l’appuntamento su La7D , vale a dire un canale che non è ancora visibile in alcune zone dell’Italia. Personalmente penso che l’auditel non debba avere troppo potere e che La7 aveva il dovere di provare a chiudere la stagione (ora invece c’è di mezzo un contenzioso tra la rete e la Lega, giustamente indispettita per una decisione unilaterale). Ma in ogni caso il resettamento del basket (che auspichiamo vicino) dovrà anche partire da un diverso rapporto con il mezzo televisivo. 

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