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Basta reality, il futuro è del (vecchio) varietà

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Mentre i vari Grande Fratello e Domenica 5 spopolano sulla curva dell’auditel, un sondaggio di Comunicazione Perbene rivela che, in realtà, gli italiani sono stanchi dei reality (65%) e dei programmi che esaltano urla, risse e recriminazioni (52%). Per il prossimo anno gli spettatori dello Stivale sognano il ritorno del varietà di una volta (78%) e la trasmissione di documentari e programmi con contenuti sostanziosi (49%). Da cestinare i contenitori che premiano mediocrità e ignoranza (49%) e che gratificano prepotenza e intolleranza verso chi non ha le stesse opinioni (35%).   Oltre ai reality, vengono ritenuti pericolosi i quiz pronti a regalare cifre enormi (57%) e dove è la fortuna a farla da padrone. Da limitare, secondo i 1470 partecipanti al sondaggio, le trasmissioni sportive dai dibattiti troppo accesi.   Per ciò che concerne i telegiornali, il 28% ne incoraggia una nuova impostazione e il 63% non gradisce il racconto dei litigi a distanza fra i politici.   I personaggi più gettonati per riportare in auge quel genere, il varietà, che rende tanto malinconici gli spettatori di casa nostra sono Fiorello (69%), la Carrà (36%) o Celentano (29%). A cimentarsi nel genere sono invitati anche Gerry Scotti (56%) e Benigni (52%).

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