Chissà se Benigni si ripresenterà su un cavallo bianco e con il tricolore in mano come a Sanremo due anni fa. Del resto il suo ritorno di stasera su Rai 1 , in diretta da Cinecittà, non è soltanto un evento che ripropone uno dei pochi mattatori della scena italiana, ma anche una celebrazione dai caratteri perfino istituzionali. Stavolta tocca alla Costituzione italiana, La più bella del mondo , come l’ha definita Benigni. Due ore e un quarto senza spot divise in due parti . La prima satirica, un’intervento a braccio in cui prendere di mira i protagonisti della politica. La seconda analitica, ma con il sorriso, in cui fare l’esegesi di 12 articoli della Carta. Uno show che segue un format che il comico toscano ormai sembra aver scelto in via definitiva: prima Dante, poi Mameli, ora la Costituzione , partendo dal primo articolo per arrivare al dodicesimo, affrontando disposizioni fondamentali: i diritti inviolabili dell’uomo, l’eguaglianza di fronte alla legge, il diritto al lavoro, l’unità nel rispetto delle autonomie locali e delle minoranze linguistiche, il rapporto Stato-Chiesa, l’impegno a promuovere la cultura, il ripudio della guerra.
Benigni racconta la Costituzione in tv

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