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Blitz in commissione

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Cinque mesi e 46 riunioni della commissione di vigilanza Rai per eleggere il presidente. Un colpo di genio politico del Pdl. L’opposizione nell’angolo. Ma anche la democrazia. Con 23 voti a favore su 40 è stato eletto il presidente della commissione di Vigilanza Rai, il senatore del Pd Riccardo Villari. Medico, esponente campano del Partito Democratico, Villari non sapeva di essere candidato. Infatti non lo era. Sul suo nome sono confluiti i voti della maggioranza e di due esponenti dell’opposizione. Subito il senatore ha parlato di dimissioni possibili lasciando la porta aperta su uno scenario che lui stesso ha definito confuso. La Pdl ha messo a segno un colpo da maestro. Votando un esponente dell’opposizione innocuo pur di fare bella figura si è tolta dai piedi Leoluca Orlando, il candidato ufficiale. Se Villari rimarrà in carica sarà risolto il problema politico. Se si dimetterà Il Pdl a quel punto potrà votare chiunque altro, anche un esponente della maggioranza, sostendo che l’opposizione non è disposta a gestire la Commissione. Per Veltroni non è possibile accettare questa “a rroganza della maggioranza ” che ha compiuto un ” atto inimmaginabile, da regime “. ” E’ normalissimo che un esponente del centrosinistra eletto da esponenti del centrodestra si debba dimettere “, ha spiegato Paolo Gentiloni dl Pd. L’atteso commento del presidente del consiglio Silvio Berlusconi è stato laconico: ” Sono contrario all’elezione di Villari, è stata una scelta autonoma dei gruppi parlamentari “. Ma nessuno ci crede. Ed è già entrata in agenda l’assemblea degli azionisti Rai per martedì 25 novembre con all’ordine del giorno la nomina del nuovo Cda.     commenta la notizia collegandoti a:    http://www.facebook.com/group.php?gid=45229315850&ref=mf  

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