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Cacciari imborghesito e i predicozzi televisivi

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di Giorgio Bellocci Agorà, Otto e mezzo, Ballarò, In mezz’ora, Piazza Pulita, Servizio pubblico.  Non c’è talk politico dove si registri una assenza di Massimo Cacciari! C’è, in particolare, da criticare la tattica di Bersani o in generale le scelte del PD? Non c’è nulla di meglio che chiamare l’ex sindaco di Venezia. PD da lui lasciato nel 2009, per proseguire con la brillante carriera di filosofo e accademico. Intendiamoci: Cacciari ha tutta la libertà di criticare il suo ex partito (l’appoggio a Renzi alle primarie era sincero), e per altro egli non concede sconti a nessun’altra forza in campo. L’atteggiamento, appunto, è quello di una superiorità di pensiero assoluta, che sinceramente a volte può essere scambiata per spocchia, e pure per un disfattismo alla Gino Bartoli (“l’è tutto da rifare”). Cacciari buca il video soprattutto per questo, ed è utilizzato in modo anche molto strumentale, in particolare da Lilli Gruber e Corrado Formigli. Quando era giovane Cacciari era un comunista “duro e puro”, iscritto dapprima al movimento Potere Operaio (alcune figure del quale erano attigue alle frange estreme del terrorismo) e poi al PCI. Altri tempi, e altra “forza muscolare” per la sinistra, che oggi magari si barcamena tra iniziative, errori, contraddizioni, con la pressione dell’opinione pubblica e della stampa che sempre si aspettano cose che essa non può più fisiologicamente fare. Perché è cambiata la società, i tempi di Berlinguer appartengono al bagaglio dei bei ricordi. Punto e basta. Ci si aspetterebbe da uno come Cacciari, che ha vissuto quegli anni (e magari avrà sfasciato qualche vetrina), un po’ più di comprensione per il PD. Ma tant’è.. Pochi anni fa mi è capitato di vedere in tv Mario Capanna criticare duramente la leadership di Massimo D’Alema. Quel Mario Capanna, ex guru della sinistra estrema degli anni 70 che oggi è presidente del Comitato regionale per le comunicazioni dell’Umbria. Voleva rivoluzionare il mondo ai tempi delle molotov di Democrazia Proletaria e oggi lavora nelle istituzioni. Imborghesito, esattamente come Cacciari.

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