Dal 14 gennaio 2013, i cittadini cubani non avranno più bisogno del permesso governativo per viaggiare all’estero. La notizia è stata comunicata dalle autorità dell’isola caraibica la scorsa domenica: nei prossimi tre mesi, sarà possibile richiedere un regolare passaporto con il quale volare altrove. “Cade il muro cubano dei passaporti”, titola The Los Angeles Times, sottolineando la storicità del momento. Enfasi simile per Fox News, che sul suo sito scrive: “Cuba permette ai cittadini di viaggiare liberamente, per la prima volta dopo 51 anni”. Una notizia destinata a cambiare il quotidiano di migliaia di cubani, anche se forse “non di tutti”, come fa notare The Washington Post. Il governo potrà infatti decidere di non rilasciare il passaporto ai dissidenti, e comunque il documento costa circa 150 dollari americani, tre stipendi mensili medi, una cifra non proprio abbordabile. Ecco perché sembra più adatto il titolo di El Mundo, secondo cui “Cuba rende più flessibile i viaggi all’estero”, mentre El pais è meno sottile e parla di “sparizione del permesso di viaggio” Secondo Le Figaro, “Washington saluta la fine del permesso d’espatrio”, che tanti attriti ha causato tra Cuba e gli Usa. Ma, come spiega The New York Times, “la via per gli Stati Uniti resta irta d’ostacoli”. Per i cubani, almeno.
Cade il muro cubano dei passaporti (Los Angeles Times)

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