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Campi italiani sempre più giovani

Più giovani agricoltori in Italia

Più giovani agricoltori in Italia

Cresciuto il numero degli agricoltori under 35 anni, che ora hanno anche un rappresentante Cavaliere della Repubblica

Negli ultimi 10 anni appena trascorsi gli agricoltori under 35 sono aumentati. Dell’1%, è vero, ma contando le difficoltà incontrate dal settore anche a causa del cambiamento climatico, una percentuale di crescita positiva è un risultato che rincuora. I giovani agricoltori italiani hanno inoltre un nuovo leader, Enrico Parisi, che ha in curriculum anche una laurea alla Bocconi di Milano e un titolo di Cavaliere della Repubblica. Di nuovo: elementi che fanno pensare a dinamiche decisamente cambiate, fino ad alimentare motivazioni sorprendenti, in uno dei settori economici più complessi e importanti per il Made in Italy.

Parisi ha 31 anni, è di Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, e dal 2016 produce olio biologico “Dop Bruzio Colline Ioniche Presilane” e Igp Olio di Calabria da cultivar come Dolce di Rossano, la Carolea, Tondina e Nocellara. Dopo essersi laureato in economia aziendale e management a Milano, ha fatto esperienza presso la Camera di Commercio di Rio de Janeiro in ambito vitivinicolo. Poi è tornato all’azienda di famiglia e non ha mai smesso di sperimentare: infatti, ha creato anche il primo orto sociale del suo paese, dove piante di pomodori e peperoni vengono utilizzate come strumenti di “pedagogia agricola” per persone disabili, in collaborazione con una cooperativa.

Questo ha valso all’imprenditore calabrese il conferimento motu proprio da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il capo dello Stato gli ha infatti riconosciuto “un appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica”.

E certo il giovane agricoltore non intende fermarsi. Rispetto al suo mandato come delegato dei giovani della Coldiretti ha già detto che “Uno dei primi obiettivi sarà quello di creare relazioni importanti con le altre organizzazioni di giovani agricoltori a partire da quelle dei Paesi in via di sviluppo, come l’Africa e il Sudamerica. Pensiamo, ad esempio, a un Erasmus plus che dia la possibilità di vivere esperienze aziendali nelle campagne di altre nazioni e consenta di confrontare i diversi sistemi produttivi.”

Parisi è stato eletto dall’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa, in rappresentanza di 55mila aziende under 35. La crescita dei giovani nel settore agricolo è sorprendente anche perché in netta controtendenza rispetto ad altri settori, che registrano, secondo il Centro Studi Divulga, un crollo medio del 13% delle imprese condotte da under 35, con punte del -20% per il commercio all’ingrosso, -28% per l’industria tessile, -25% per il commercio al dettaglio, fino ad arrivare al -48% per le telecomunicazioni.

 

di Daniela Faggion

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