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Cda Rai: alla riunione non partecipa Petroni

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Il consigliere Angelo Maria Petroni (nella foto) non prende parte alla riunione del Cda Rai chiamato a convocare l’assemblea ordinaria dei soci che dovrà procedere alla revoca di un amministratore e alla conseguente nomina di un nuovo consigliere. Il Cda di ieri non ha preso decisioni di rilievo. Un’assenza per “sensibilità istituzionale” Così l’ha motivata lo stesso Petroni, visto che la revoca in questione riguarda proprio lui, sfiduciato nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. Iniziato questa mattina, pochi minuti prima delle 11, la riunione del Cda della Rai. All’ordine del giorno – su richiesta del Ministero dell’Economia -la convocazione dell’assemblea ordinaria dei soci Rai per procedere alla revoca del consigliere Angelo Maria Petroni e alla indicazione quindi di un nuovo amministratore. Nei giorni scorsi il ministro Tommaso Padoa-Schioppa aveva sfiduciato Petroni – a suo tempo nominato appunto dall’azionista della tv di Stato che è il ministero del Tesoro – con una lettera al governo in cui si segnalavano le motivazioni alla base di questa interruzione del rapporto fiduciario tra il dicastero, che è l’azionista di riferimento della Rai, e il suo rappresentante all’interno del Cda della stessa società Lettera aperta al ministro. I Consiglieri Giovanna Bianchi Clerici, Gennaro Malgieri, Marco Staderini e Giuliano Urbani, hanno inviato al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Tommaso  Padoa Schioppa una lettera di denuncia dell’attuale impasse della Rai. La risposta del direttore generale, Claudio Cappon, giustifica i ritardi nella gestione per via dei difficili problemi da fronteggiare. “Non intravedo possibilità di superare l’impasse”. Lo ha affermato il presidente della Rai Claudio Petruccioli nelle battute finali e a tarda ora ieri dell’audizione dell’intero Cda di viale Mazzini davanti alla commissione di Vigilanza. Nella replica finale ai commissari, Petruccioli – che già in avvio di audizione aveva allegato agli atti una relazione che fotografava la situazione aziendale – si è chiesto se ci sia una “ difficoltà seria nella governance Rai che faccia dire al presidente del Cda che ci si trovi di fronte ad un’impasse ”. La risposta che Petruccioli s’è dato è stata “ io ho perseguito l’obiettivo di superare le difficoltà, e purtroppo devo dire che queste difficoltà si sono consolidate e radicate ”. E il fulcro, “ il punto preciso ” attorno al quale si è determinata questa situazione “ è quello dell’attribuzione delle massime responsabilità di direzioni editoriali e linee editoriali ”. Di qui la constatazione di Petruccioli sul fatto che egli non intraveda possibilità di superare questa fase di stallo nel vertice Rai. Tutto in mano ai soci ordinari. La convocazione dell’assemblea ordinaria dei soci Rai è praticamente scontata perchè il Cda non può sottrarsi a questo obbligo, diversamente ci sarebbero conseguenze sul piano civilistico. Qualora mancasse il numero legale toccherebbe al Collegio sindacale Rai – composto da tre commercialisti esterni all’azienda – convocare l’assemblea dei soci. Una volta fissata la data della riunione, ci sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e la seduta non potrà avvenire prima di 15 giorni dalla stessa. Nel frattempo il Cda, tutto o a maggioranza, potrebbe decidere di continuare ad operare e decidere in ogni senso.

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