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Cecchi Gori chiede risarcimento al Garante

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Vittorio Checchi Gori ha chiesto un risarcimento di 940,7 milioni di euro all’Autorità per le comunicazioni. E’ pronto il ricorso al Tar del Lazio col quale il produttore rivendica la maxisomma per il mancato via libera dell’Autorità all’acquisto, da parte di Seat nel 2001, del network Tmc-Tmc2. Da questo punto sono partite, secondo Cecchi Gori, una “spirale di pregiudizio” e il “grave dissesto finanziario” del gruppo. Cecchi Gori ha lamentato che il mancato incasso e la conseguente indisponibilità finanziaria hanno generato consistenti danni per il gruppo: 287,7 milioni il risarcimento chiesto per “danno emergente e lucro cessante”, fra l’altro per maggiori oneri finanziari, maggiori spese legali sostenute, nonché minori investimenti in produzioni e acquisti di diritti esteri con perdita della posizione di leadership.  Il produttore ha sottolineato che, essendo “un noto personaggio pubblico, ha trascorso un notevole periodo di tempo circondato da giornalisti che chiedevano chiarimenti riguardo l’accaduto, limitandone fortemente gli spostamenti e rimanendo appostati sotto l’abitazione per intere giornate”.

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