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Censura sui film la notte. Vladimir Luxuria protesta

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“Mi preoccupa la decisione dell’Autorità per le comunicazioni di estendere, anche all’orario notturno, il divieto di trasmettere immagini erotiche o attività che risultino offensive al pudore”. La protesta arriva da Vladimir Luxuria, deputata del Prc che aggiunge: “in Italia esiste già una legge che proibisce di trasmettere film pornografici. Questa nuova ondata censoria, con la decisione di vietare la rappresentazione anche verbale di soggetti erotici, non avrebbe consentito, ad esempio, la trasmissione di programmi di intrattenimento che nulla hanno a che fare con le linee erotiche. “Secondo le nuove disposizioni -aggiunge la deputata- si salvano solo immagini il cui valore artistico è riconosciuto da un’autorità che si appropria, in questo modo, di una competenza di giudizio troppo discrezionale e pericolosa. Credo -conclude Luxuria- che di questo passo torneremo ai tempi in cui si censurava l’ombelico della Carrà o si imponevano pesanti calzamaglie alle gemelle Kessler» Ieri l’Autorità con una delibera aveva imposto a tutte le emittenti, pubbliche e private, nazionali e locali, operanti su frequenze terrestri, via satellite o via cavo, di “rispettare il divieto di trasmissione di programmi contenenti scene pornografiche”. Da questo elenco sono esclusi i programmi criptati e che siano protetti da un sistema di ‘parental control’, che ne impedisca la visione non autorizzata da parte dei minori.  Per l’Autorità la programmazione televisiva, in tutte le ore della giornata, anche al di fuori della fascia protetta non può contenere immagini pornografiche che prevedono la descrizione, l’illustrazione o la rappresentazione visiva e/o verbale di soggetti erotici e di atti o attività attinenti alla sfera sessuale, che risultino offensivi del pudore”. L’Autorità con la sua delibera richiama tutte le emittenti “ad adottare ogni cautela per uniformarsi a tali criteri”. In caso contrario sono previste multe da 5mila a 51mila euro, che verranno erogate immediatamente senza bisogno di una diffida preventiva.  Due giorni fa la Corte di cassazione aveva dato ragione proprio all’Autorità  in una sua sentenza, ribadendo che gli spot a luci rosse che promuovono in tv, anche se nelle ore notturne, l’uso di linee telefoniche erotiche sono vietati e possono essere multati come se fossero veri e propri programmi pornografici e non semplici messaggi pubblicitari. 

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