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Chiambretti: l’auditel è una sventura

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Piero Chiambretti intervistato da Il Tempo , racconta della sua nuova conduzione di  Striscia La Notizia e sulle polemich e, sorte negli ultimi giorni, circa il futuro dei talk politici , dice:  “La crisi dei talk affiora dentro un sistema televisivo che ha una crisi più profonda: non credo che sia in crisi un genere, è in crisi un sistema televisivo. Penso ci sia un problema del sistema tv che andrebbe, ma non sarà, cambiato, in accordo tra tutte le emittenti, ma quello che dico è assolutamente utopico” . Chiambretti si lancia poi in una critica del giudizio televisivo basato sui dati auditel : “La tv si è dovuta adattare alle esigenze di mercato, l’avvento dell’auditel prima (che è diventato un giudizio universale) e poi la frammentazione di migliaia di canali che uno dopo l’altro portano via pubblico e pubblicità, quindi soldi, hanno costituito una psicosi generale. Per cui nessuno rischia, nessuno sperimenta , si manda in onda quasi sempre il sicuro, non si prende mai la strada nuova, se non per qualche eccezione; ma in linea generale il dirigente, l’autore, il conduttore, il direttore, tutta la filiera della televisione parte dal presupposto che non si può sbagliare”. 

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