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Chiuso il portale Italia.it

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Il portale www.italia.it che doveva essere la vetrina turistica del Paese nel mondo è stato definitivamente chiuso. Dei 45 milioni di euro stanziati per il funzionamento del portale, ne sono stati spesi circa 7 per la costruzione e la gestione . “Le decisioni sono state prese dal governo nazionale, ovvero dai ministeri di Rutelli e Nicolais”, ha detto l’assessore della Regione Liguria Margherita Bozzano, che è responsabile dei contenuti del portale per le Regioni. Il progetto del portale Italia.it “fu varato dal precedente governo, voluto e valicato dall’allora ministro per l’Innovazione Lucio Stanca. Se si cercano responsabilità per l’inefficacia della soluzione tecnologica e l’incongruità dei finanziamenti ci si rivolga, dunque, al governo della passata legislatura “, ha sottolineato l’ufficio stampa del vice presidente del Consiglio Francesco Rutelli in una nota circa “alcune informazioni imprecise” sul portale. In proposito Rutelli ricorda di aver già intrapreso “alcune azioni giudiziarie nei confronti di organi di informazione che gli hanno attribuito la responsabilità di impiegare risorse pubbliche per la realizzazione del portale Italia.it, dal momento, invece, che neppure un euro è stato gestito, né speso dal Dipartimento del Turismo che fa riferimento al Vicepremier”. Una vibrante reazione è arrivata anche da parte del Codacons che presenterà un esposto alla Corte dei Conti per la vicenda del portale . “Apprendiamo oggi che il portale, il cui scopo era quello di pubblicizzare e valorizzare il turismo in Italia, non è più visitabile sul web”, ha affermato il presidente Carlo Rienzi , “Un sito costato la bellezza di 7 milioni di euro, soldi pubblici investiti per un portale ora inutilizzabile. Chiediamo alla Corte dei Conti di aprire una indagine per accertare come sono stati spesi nel dettaglio questi 7 milioni di euro e quali vantaggi concreti il portale abbia portato al turismo italiano, verificando eventuali sprechi di denaro pubblico”.

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