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Cicuta meglio del Maalox per Paragone e ospiti

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di Giorgio Bellocci Altroché Maalox, ci voleva forse la cicuta nella puntata de La Gabbia di ieri per gli ultra-delusi della vittoria elettorale del PD alle europee (La7, ore 21.15 del mercoledì). Piccola parentesi: dopo la simpatica gag di Grillo con specifica evocazione del Maalox saranno salite alle stelle le vendite del medicinale? E se ci fosse una precisa strategia commerciale nella scelta di SuperBeppe. Report e Milena Gabanelli pensateci voi! Parentesi chiusa. In primis la cicuta doveva ingurgitarla Gianluigi Paragone, conduttore che ha fatto del suo essere scamiciato e rockettaro un marchio indelebile. Ancora di più dopo il passaggio da Rai 2 a La7. Paragone come è noto cavalca le proteste più furibonde, quelle che colpiscono la cosiddetta “pancia degli italiani” come si dice in gergo: lavoratori licenziati, i forconi, i no Euro, i no Tav. Spesso, specie per quanto concerne i lavoratori, le sue intenzioni sono lodevoli; ma dopo pochi minuti il tutto salta per un micidiale mix tra ospiti che la buttano in vacca (i soliti noti), un pubblico con ululati da stadio e penosi servizi esterni in stile Iene de’ noartri (su tutti l’invadente Monica Raucci). L’ossessione per le colpe dell’Euro e per i complotti del potere bancario internazionale più o meno occulto ha indotto Paragone a un riavvicinamento alla Lega, nel segno dei bei tempi della direzione de La Padania ; questo senza dimenticare la vasta platea di grillini, lisciati dal nostro con fare chirurgico. Per Paragone oggi il nemico è il PD perché visto come rappresentante dei suddetti poteri forti. E ci può anche stare. Ma nella puntata di ieri sera ha maramaldeggiato alla grande, con l’aiuto di Vittorio Sgarbi e del giovane filosofo Diego Fusaro (braccia rubate all’agricoltura), contro Mario Monti, Angelino Alfano e rispettive compagini politiche di riferimento. E Silvio Berlusconi? E Forza Italia? Nessun commento, nessun sarcasmo malgrado il penoso risultato elettorale.  Rimane il doloroso sospetto, visto che parliamo di un giornalista che va in prima serata su una tv nazionale, che Paragone non sia a conoscenza della presenza del gruppo di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo. Al fianco di Angela Merkel e alla guida del cosiddetto regime eurocratico, reo di  “colpo di stato finanziario” (Fusaro dixit). 

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