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Cinecittà: il piatto piange, rischio chiusura

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Cinecittà potrebbe non reggere i tagli ai finanziamenti pubblici , che per il 2011 prevedono una sovvenzione di 7 milioni di euro alla storica città del cinema. A lanciare l’allarme è l’amministratore delegato della struttura, Luciano Sovena. A rischio soprattutto l’archivio storico dell’Istituto Luce. “E’ in gioco il futuro del marchio audiovisivo più prestigioso d’Italia e tra i più antichi al mondo” , ha detto Sovena paventando la dismissione di una parte degli studi. E, mentre gli autori si mobilitano, con una petizione al governo firmata da cento registi, si susseguono le reazioni del mondo politico e culturale: “L’archivio è un vero patrimonio italiano, minacciato proprio ora che si parla tanto di storia” , chiosa Marco Bellocchio. “ Sarebbe davvero un amaro paradosso se proprio mentre l’Italia festeggia il centocinquantesimo della sua nascita dovessimo assistere alla chiusura del più antico e prestigioso polo dell’industria della cultura e dello spettacolo rappresentato da Cinecittà-Luce” , ha dichiarato Walter Veltroni.  Lo sconforto è bi-partisan , anche se le preoccupazioni delle ultime ore sono in contraddizione con le scelte politiche degli ultimi mesi: “Bisogna raccogliere senz’altro il grido d’allarme che arriva da Cinecittà e dall’Istituto Luce. Bastano poche risorse per dare continuità ad istituzioni culturali fondamentali nella vita della Nazione” , ha detto il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “Serve un intervento immediato e straordinario per salvare l’Istituto Luce Cinecittà da parte del governo” , rilancia Filippo Granata di Fli. Ma a Cinecittà, più che dichiarazioni d’intenti, servono soldi e un programma preciso di mantenimento e sviluppo.

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