Sono giorni drammatici per l’isola di Haiti. Lo Stato caraibico, dopo due terremoti devastanti negli ultimi dodici mesi, deve affrontare ora l’inizio di un’epidemia di colera. Il tremendo virus va a colpire una popolazione stremata dagli stenti e già fisicamente debilitata. Sembra che a portare i primi bacilli siano stati i soldati dell’Onu, in missione di pace. O almeno così credono gli haitiani, che hanno reagito con violenza alle norme di controllo imposte dal contigente: “Colera e violenza”, titola The Washington Post con ottime capacità di sintesi. “Haiti si ribella contro le Nazioni Unite”, gli fa eco El Pais , mentre Aljazeera racconta degli scontri tra manifestanti e soldati e dice “l’Onu accusato degli scontri a fuoco”, che hanno causato almeno due morti ammazzati. Abc si concentra invece sulle conseguenze dell’infezione, così come Le Figaro , che parla di “oltre mille morti per il colera”. Le Parisien aggiorna costantemente il proprio sito e racconta di “altri 76 casi”, mentre The Huffington Post prova a descrivere la difficile situazione con una semplice immagine retorica: “Haiti sul filo del rasoio”. Come a dire, piove sempre sul bagnato.
Colera e violenza (The Washington Post)

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