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Con attacchi Houthi a rischio export italiano per 6 miliardi

Venti di guerra nel Canale di Suez - ph. 12019

Venti di guerra nel Canale di Suez - ph. 12019

Dal Canale di Suez passano il 16% dell’olio d’oliva prodotto in Italia, il 14% del pomodoro trasformato e il 15% dei prodotti da lavorazione cerealicola.

Il Canale di Suez è lontano dall’Italia ma molto vicino alla sua economia. Di conseguenza gli attacchi dei guerriglieri Houti in corso nel Mar Rosso mettono a repentaglio molti prodotti che dal Mediterraneo passano dal Medioriente per raggiungere altre parti del mondo. Merci che, secondo i dati diffusi da Coldiretti, hanno un controvalore economico di sei miliardi di euro.

Dal Canale di Suez passano il 16% dell’olio d’oliva, il 15% dei prodotti derivati dalla lavorazione dei cereali e il 14% del pomodoro trasformato delle esportazioni agroalimentari italiane. Dopo l’attacco di un drone al cacciatorpediniere italiano Duilio è evidente che le incursioni terroristiche Houthi contro le navi abbiano conseguenze dirette sull’economia italiana, specialmente sul comparto agricolo.

Il problema si pone, evidentemente, anche nella direzione opposta, per le navi che attraversano il Canale per portare in Italia da Asia e Oceania. Accanto a olio, cereali e passata di pomodoro viaggiano in nave anche tabacchi (33% dell’export complessivo) e foraggere (40%), ma anche l’ortofrutta, più esposta agli effetti dell’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente.

L’interruzione del passaggio delle navi per il Canale di Suez ha peraltro provocato un’escalation dei costi del trasporto marittimo, in particolare nei traffici tra Asia e Mediterraneo. Da dicembre 2023 a gennaio 2024 le quotazioni del trasporto dal Mediterraneo alla Cina sono cresciute del 659%, secondo il Centro Studi Divulga.

Le difficoltà sul mercato asiatico colpiscono un settore in grande espansione che ha messo a segno nel 2023 il record storico con l’export agroalimentare nazionale a 64 miliardi, con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente (proiezione della Coldiretti sulla base dei dati Istat).

di Daniela Faggion

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