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Consumatori poco attenti alla sicurezza online

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Da una ricerca condotta da Websense, società che si occupa di sicurezza web e software di web filtering, tra Milano, Parigi e Londra emerge che la ricerca dell’affare a tutti i costi fa spesso passare in secondo piano l’attenzione ai rischi del web. Il 75% delle persone che acquista online i regali di Natale non è in grado di dire con sicurezza se un sito e-commerce sia o meno affidabile e solo un consumatore su quattro percepisce i rischi cui può essere esposta la carta di credito utilizzata per gli acquisti. La principale preoccupazione in assoluto (39% degli intervistati) è che i regali siano consegnati in tempo.  L’indagine, promossa da Websense e condotta da Dynamic Markets lo scorso novembre, ha riguardato un campione di oltre 1000 consumatori delle tre principali capitali europee dello shopping: Milano, Parigi e Londra. Per il 36% degli intervistati, la presenza di offerte speciali è il principale fattore per preferire un sito a un altro per i propri acquisti online. Il 35% del campione ha ammesso di non controllare sempre la presenza del lucchetto che dovrebbe indicare il requisito minimo di sicurezza per un sito di e-shop. Il 18% non sa nemmeno di cosa si tratti. L’89% degli intervistati questo Natale effettuerà acquisti online dal pc di casa, mentre un 33% del campione userà anche il pc dell’ufficio per questo tipo di attività e il 54% di questi ultimi non ha però idea se tale pc abbia strumenti di protezione attivi. I più disposti a rischiare su  un sito sconosciuto in cambio di un’offerta vantaggiosa sono i londinesi (42%) e i parigini (46%). Solo il 20% del campione milanese agisce allo stesso modo. Le donne sono più attente ai rischi potenziali dello shopping online, preferendo utilizzare solo siti molto noti (51% delle donne contro il 41% degli uomini). I consumatori milanesi sono i più propensi a effettuare acquisti esclusivamente dai siti di marchi molto noti (54% del campione specifico), contro il 44% e 40% rispettivamente di londinesi e parigini. I consumatori milanesi sono i meno fiduciosi nelle loro capacità di identificare un sito web sicuro (89% del campione specifico), in confronto a londinesi (67%) e parigini (69%).

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