Oltre 34 milioni di euro di omesso versamento del canone di concessione da parte delle imprese radiotelevisive; 39 emittenti segnalate per 433 violazioni in trasmissioni nocive ai minori; più di 68 milioni di contributi pubblici per il sostegno all’editoria percepiti illecitamente . Sono questi i principali risultati ottenuti dal nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria, reparto della Guardia di Finanza, nell’anno 2013. Tra i controlli più significativi svolti, condotti in stretta collaborazione con l’Agcom , vanno segnalati in particolare l’ operazione Tv Fee : omesso versamento del canone di concessione da parte delle imprese radiotelevisive, nella misura dell’1% sul fatturato riferibile all’attività di radiodiffusione. Sono stati conclusi 35 accertamenti che hanno permesso di rilevare la sottrazione di oltre 34 milioni di euro. Con l’operazioni Free Press invece si è indagato sull’accesso ai contributi pubblici per il sostegno all’editoria . E’ stata rilevata, per 11 società editrici di 13 testate, la presenza di posizioni di collegamento e controllo tra società richiedenti i contributi. Sono stati accertati oltre 68 milioni di contributi illecitamente percepiti, di cui circa la metà è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Contributi illeciti all’editoria, la GdF indaga

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