L’azienda può controllare la posta elettronica del dipendente se serve per trovare riscontri ai comportamenti illeciti dello stesso . Lo ha sancito la Cassazione convalidando il licenziamento per giusta causa di un dirigente bancario accusato di aver divulgato tramite e-mail dirette a estranei notizie riservate su un cliente della banca e di avere posto in essere, grazie a tali notizie, operazioni finanziarie da cui aveva tratto vantaggio personale.
Controllare la posta del dipendente non è reato
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