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Corriere mobile: il servizio si attiva da sé, e si paga

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I più conosceranno l’edizione digitale del Corriere.it in versione mobile, consultabile da smartphone. I titoli delle notizie sono accessibili a tutti, ma per leggere gli articoli completi occorre attivare un abbonamento al costo di due euro a settimana. Di solito in questo genere di servizi, prima di questo passaggio, al consumatore è richiesta la conferma con accettazione di termini e condizioni. Il problema nasce se, come è successo a noi, vi collegate per leggere solo i titoli (quindi all’home page accessibile a tutti) e dopo un minuto, senza che abbiate inserito alcun dato né accettato alcunchè vi arriva un sms di conferma per l’attivazione dell’abbonamento con conseguente addebito. L’ennesima truffa ai danni dei consumatori? Il call center non consente di parlare con gli operatori “perché sempre occupati”. C’è solo la possibilità di digitare la propria scelta sul tastierino per selezionare la disattivazione del servizio che però avete già pagato. E’ il costo di un caffè in centro, ma per un servizio che non è stato mai richiesto. Volete maggiori spiegazioni? C’è un indirizzo e-mail dove il Customer care risponde, ma aggirando il problema. Prima offre informazioni su come avviene il processo di attivazione, in due modalità tramite 3G oppure Wi-fi, aggiungendo che “prima della conferma si viene informati del costo dell’abbonamento al costo massimo di due euro a settimana (escluso traffico dati)”. La lettera di risposta si conclude così: “La informiamo che, come indicato nei termini e condizioni, la disattivazione del servizio non comporta, in ogni caso, alcun diritto alla restituzione di eventuali corrispettivi già addebitati al momento del ricevimento della richiesta di disattivazione”. Nel nostro caso la richiesta di conferma non c’è stata, ma pare non ci sia soluzione. Il costo è irrisorio, ma è la modalità a essere inaccettabile. Ci auguriamo che si sia trattato solo di un errore da parte di Rcs Mediagroup e di Corriere digital edition e che nessun altro ricada nello stesso intoppo.

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