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Costa Concordia: il ricordo delle vittime a 10 anni dalla tragedia

Costa_Concordia

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Nel decennale del disastro in tanti sono tornati al Giglio – Grosseto – per partecipare alle commemorazioni: naufraghi e parenti delle vittime, ma anche istituzioni e altri protagonisti del tragico evento. Tra questi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, allora a capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e Gregorio De Falco, responsabile delle operazioni di soccorso la sera del naufragio. 

Venerdì 13 gennaio 2012 la nave da crociera Costa Concordia urtò nel fare un ‘inchino’ gli scogli de Le Scole davanti all’isola, un impatto fortissimo che causò l’apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo. 

La pratica dell’inchino, consueta su molte navi, consiste nell’avvicinarsi il più possibile alla costa per rendere omaggio a qualcuno sulla terraferma e dare la possibilità ai passeggeri di ammirare da vicino lo spettacolo dei paesi illuminati di notte.

La nave si arenò poi a punta Gabbianara, su uno scalino di roccia che le evitò di inabissarsi. A bordo della Concordia quel giorno c’erano 4.229 persone (3.216 passeggeri e 1.013 membri dell’equipaggio). In 32 persero la vita, 157 i feriti. Per quella tragedia il comandante della nave, Francesco Schettino, è stato condannato a 16 anni di reclusione. 

Le parole del sindaco 

“Questa sarà l’ultima celebrazione pubblica perché non vogliamo dimenticare ma rispettare le vittime”, ha avvertito il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli. “Il consiglio comunale ha deciso di celebrare questo giorno per sempre chiamandolo ‘Giornata della memoria’ – ha spiegato -, perché è doveroso nei confronti delle vittime e dei loro parenti”. Poche polemiche hanno accompagnato la giornata, solo Gabrielli ha sottolineato che il disastro della Costa Concordia a 10 anni dalla tragedia “ci insegna che si possono fare degli errori tragici e anche sistemici, perché ritengo che c’è un responsabile penale ma ci sono anche altri responsabili di questa tragedia. E ci insegna che è possibile riscattarsi, porre rimedio agli errori, e anche che laddove si realizzano corrette sinergie si possono conseguire cose straordinarie”. 

Una corona di fiori in mare in ricordo delle vittime 

Nel corso della giornata è stata deposta una corona di fiori in mare, davanti a punta Gabbianara, in ricordo dei 32 morti. A loro è stata dedicata anche la messa di suffragio celebrata dal vescovo di Grosseto padre Giovanni Roncari in una gremita chiesa dei Santi Lorenzo e Massimiliano a Giglio Porto, luogo che ospitò centinaia dei naufraghi tratti in salvo la notte del disastro, tra i quali molti bambini. 

In serata le commemorazioni sono andate avanti con una fiaccolata, poi alle 21.45 e 7 secondi, orario esatto in cui 10 anni fa la Concordia naufragò, le imbarcazioni a Giglio Porto hanno fatto risuonare le loro sirene per la “tufata” in onore delle 32 vittime del disastro seguita dalla preghiera per le vittime e dalla scopertura della lapide con la ‘Preghiera del navigante’, installata presso il molo di levante di Giglio Porto.

 

di Serena Campione

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