Alla fine anche Wind china il capo: eliminati i costi di ricarica per le schede sotto i 50 euro di credito. Chi acquista una scheda da 10 euro ora disporrà di 10 euro effettivi di traffico telefonico e così via. L’operatore di telefonia mobile, che fa capo all’imprenditore egiziano Naguib Sawiris, aveva ribadito la sua sfida fino a ieri, giorno di entrata in vigore del decreto Bersani. L’authority aveva invitato Wind a “riflettere” sulla sua posizione, ma poi si sono mosse le associazioni dei consumatori, pronte ad avviare una causa legale. Tutti gli operatori italiani hanno, dunque, azzerato i costi di ricarica. Adesso bisogna aspettare almeno un mese di tempo per capire se ci saranno ritocchi per i costi di chiamata. Questo lasso di tempo è previsto per comunicare ai clienti eventuali variazioni di tariffa. Tim e 3 Italia hanno confermato i loro piani tariffari attuali, mentre Wind ne ha lanciati tre nuovi più cari e Vodafone ha annunciato un piano tariffario in cui aumenta lo scatto alla risposta da 15 a 19 centesimi. Rimane ancora una questione irrisolta con l’entrata in vigore del decreto Bersani: l’obbligo per gli operatori di restituire ai clienti, senza limiti di tempo, il credito acquistato e non utilizzato. In questo caso sarà l’authority a definire i criteri di pagamento, sentito il parere del Governo.
Costi ricarica: anche Wind li abolisce

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