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Cresce tra i giovani italiani il consumo di psicofarmaci

E’ quanto emerge dallo studio Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs) condotto dall’Istituto Ifc-Cnr: in Italia è cresciuto il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica nelle fasce di età più giovani, in particolare tra le ragazze tra i 15 e 19 anni.

L’uso a fini non medici di farmaci soggetti a prescrizione tra gli adolescenti rappresenta un dato sicuramente da tenere sotto controllo; come in Europa, anche nel nostro Paese l’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica sembra essere un fenomeno prevalentemente femminile.

Il 12% dei ragazzi ha assunto psicofarmaci senza prescrizione medica almeno una volta nella vita (7% tra i ragazzi e ben il 17% tra le ragazze).

Si tratta di un “mercato” di misuso, fuori da i percorsi di trattamento, che comprende soprattutto benzodiazepine e ansiolitici, assunti senza prescrizione medica, che è possibile procurarsi in parte in casa, in parte attraverso false ricette.

Lo studio Espad è una ricerca sui comportamenti d’uso di alcol, tabacco e sostanze psicotrope legali e non, da parte degli studenti e delle studentesse frequentanti le scuole medie superiori italiane. Nato nel 1995, dal 1999 viene ripetuto con cadenza annuale su un campione rappresentativo delle scuole superiori presenti su tutto il territorio nazionale.

Nella classifica stilata dallo stesso studio, che riporta anche le sostanze psicoattive illegali più diffuse tra i giovanissimi, al primo posto c’è la cannabis, con il 18% degli studenti che ha assunto almeno una sostanza illegale nel 2021, mentre al secondo posto ci sono le Nps (Nuove Sostanze Psicoattive), droghe sintetiche che mimano gli effetti di cannabis, eroina, cocaina.

 

di Arman C. Mariani

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