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Crowdfunding italiano, un affare da 30 milioni

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Sponsorizzare le proprie attività artistiche, scientifiche, di beneficenza via internet è sempre più comune, anche in Italia . A dimostrazione di ciò c’è la diffusione delle piattaforme di crowdfunding , che nel nostro Paese sono ormai 54, di cui 41 attive e 13 in fase di lancio. Questi numeri, se confrontati a quelli del web anglosassone, sono ancora piccola cosa, ma il fatto che il mercato del finanziamento popolare via web in Italia abbia raggiunto i 30 milioni di euro è senza dubbio un segnale che la tendenza si sta diffondendo anche nello Stivale e interessa realtà eterogenee. La vera scommessa, a questo punto, è raccontare e pubblicizzare il fenomeno , così che più persone possano parteciparvi e più progetti possano trarne beneficio. Il sostegno dal basso online potrebbe essere sfruttato al meglio dagli atenei universitari, ad esempio, per progetti di studio e ricerca specifici, seguendo magari logiche social per raccogliere fondi. Il crowdfunding va poi diffuso anche al sud, dove sembra quasi sconosciuto. Un serbatoio che nel mondo raccoglie 5 miliardi di dollari di contribuiti spontanei non può essere ignorato: è una fonte virtuosa di finanziamenti per le idee della rete e non solo.

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