di Giorgio Bellocci Per trovare l’ultima volta che Gabriele Lavia è apparso in una televisione generalista bisogna risalire alla scorsa estate e all’ennesimo passaggio di Profondo Rosso su Retequattro. Anno di grazia 1975, quando un giovane Lavia si fece coinvolgere da Dario Argento nel più angosciante progetto di thriller mai realizzato in Italia… Andando indietro si potrà risalire al massimo a qualche programmazione notturna di controversi film da lui diretti ( Scandalosa Gilda, La Lupa ) o a una lontana ospitata in qualche talk dedicato al teatro quando il genere non era appaltato a Gigi Marzullo. Ad ogni buon conto Lavia, oggi apprezzato regista e attore teatrale, è personaggio restio ad apparire in televisione, mezzo che odia. Dunque la sua straordinaria performance in Italialand di fianco a Maurizio Crozza assume un certo valore. Per chi non l’avesse vista riassumo dicendo che Lavia ha interpretato la “Morte” impegnata in una esilarante partita a scacchi con Crozza-Bersani. Recuperate la scena dal web e non ve ne pentirete! Naturalmente la citazione alta è quella de Il settimo sigillo di Ingmar Bergman. Crozza è immenso proprio in questo: mischiare l’”alto” con il “basso” senza prendersi troppo sul serio anche quando entrano in campo le sue personali passioni (come il cinema, l’arte e la musica d’autore). Ma a proposito di “basso”, il clou di Italialand (venerdì, La7 ore 21.10) rimane il momento di “Kazzenger”: nella strepitosa parodia di Voyager c’è il Crozza che va a braccio con freddure che nella loro semplicità non ti lasciano respirare per il ridere!
Crozza vola alto (e bene) con Lavia

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